BREXIT

COMUNICATO DELL’ A.M.I. SULL’ ESITO DEL REFERENDUM BRITANNICO (dal sito dell’ Associazione Mazziniana Italiana )

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Immagine tratta da “il Pensiero Mazziniano” Maggio – Agosto 2016

La Direzione Nazionale dell’ Associazione Mazziniana Italiana, riunita a Pescara il 3 luglio 2016, manifesta viva preoccupazione per l’esito del referendum britannico che conferma il disagio dei cittadini europei verso le istituzioni comunitarie; denuncia il pericolo che l’ Unione Europea entri in un processo di disintegrazione progressiva poiché sta smarrendo la fedeltà ai suoi valori ispiratori;auspica che sia possibile una riconsiderazione della posizione da parte del Regno Unito, che resta uno dei pilastri dell’ idea d’ Europa, eventualmente attraverso un diverso passaggio elettorale;

esprime al riguardo sdegno e stupore per gli incitamenti che da più parti stanno prevenendo per una frettolosa uscita britannica dalla UE;

indica come sola via da percorrere nell’immediato il rilancio dell’ Unione politica federale fra gli Stati membri disponibili, perché costituiscano un modello costituzionale effettivamente democratico sulla base di una cittadinanza europea realmente condivisa;

evidenzia come solo un’ Europa unita possa partecipare al processo della globalizzazione, contribuendo a fare sviluppare un principio di equilibrio economico e sociale fondato sulla equità nella distribuzione internazionale del lavoro e della ricchezza;

reclama la convocazione di un’assise interparlamentare che faccia da apripista all’integrazione federale;

esorta in Italia come in Europa, i cittadini a ritrovarsi come popolo ovvero come comunità pensante ed agente che esercita la sovranità non come istanza di ratifica, ma come soggetto di indirizzo politico secondo l’ ispirazione mazziniana;

invita il Parlamento europeo a sospendere in extremis il processo di revisione costituzionale come atto di saggezza politica ed istituzionale, perché si affidi finalmente ad una assemblea costituente, appositamente eletta su base proporzionale, il pur indispensabile aggiornamento della carta costituzionale anche in relazione all’imprescindibile dimensione europea sinora inspiegabilmente trascurata.

(Pescara 3 luglio 2016)